Innovazione e internazionalizzazione, viaggio nelle eccellenze del tessuto imprenditoriale lombardo

‘’On the Road: l’imprenditoria italiana e il valore degli ecosistemi territoriali’’, il percorso di EY Private dedicato alle eccellenze imprenditoriali del Paese, dopo la tappa di Bologna, è giunto a Monza. Internazionalizzazione, attrazione dei talenti e valorizzazione del sistema Lombardia al centro del confronto tra aziende, istituzioni e associazioni di categoria. Premiati anche le imprenditrici e gli imprenditori del territorio: Valentina Cogliati, President & CEO di Elemaster; Alessandro Zucchetti, Presidente e Ceo di Zucchetti e la famiglia Rovagnati


Internazionalizzazione, valorizzazione delle filiere e degli ecosistemi, attrazione dei talenti e unicità del tessuto imprenditoriale lombardo. Sono stati questi alcuni temi della seconda tappa del roadshow ‘’On the Road: L’imprenditoria italiana e il valore degli ecosistemi territoriali’’ di EY Private – il percorso che esplora e premia le eccellenze del territorio – che si è tenuta lo scorso 10 settembre alla Villa Reale di Monza.

 Il Viaggio di EY Private alla scoperta dell'imprenditoria lombarda

(Da sinistra: Stefano Righi, Massimo Meloni ed Enrico Lenzi presentano l’evento)  
 

Dopo l’introduzione di Stefano Righi, giornalista del Corriere della Sera e moderatore dell’evento, che ha illustrato il percorso di On The Road, apertosi lo scorso 27 giugno a Bologna e che si concluderà il 25 settembre a Napoli, Massimo Meloni - EY Private Leader e Audit & Assurance Market Leader - ed Enrico Lenzi, Partner di EY e Responsabile Italia del Premio EY L’Imprenditore dell’Anno hanno aperto i lavori.
Meloni, dopo aver salutato la platea, ha messo in luce il ruolo della Lombardia come locomotiva d’Italia e ha sottolineato la centralità della regione per EY, dove operano oltre 3.700 persone, circa il 40% dei professionisti della firm. La Lombardia, ha spiegato Meloni, è una regione strategica per l’imprenditoria, alla luce del suo straordinario tessuto di Pmi che, grazie a imprenditrici e imprenditori, aiutano a far crescere il Paese. Del resto, come confermato da una survey realizzata da EY Private e SWG il 99% degli imprenditori vuole investire nei prossimi 2 anni, concentrandosi su aree nevralgiche quali la sostenibilità (96%), la tecnologia e le filiere produttive (93%) e la valorizzazione delle persone (91%), un fattore, questo, che crea grande valore per il territorio e dimostra una grande lungimiranza in una prospettiva di lungo periodo.
Lenzi ha sottolineato come EY sia costantemente al fianco delle imprese, rilevando che l’80% dei clienti della firm sono imprese familiari o Pmi. Proprio per questo, ha proseguito, abbiamo istituito un percorso territoriale nella cornice dell’Imprenditore dell’anno, così da approfondire il valore del tessuto imprenditoriale locale con l’obiettivo di facilitare il dialogo tra aziende, istituzioni e associazioni di categoria. 


La visione dell’assessore Guidesi per consolidare l’eccellenza dell’industria manufatturiera della Lombardia

(Guido Guidesi, Assessore allo Sviluppo Economico di Regione Lombardia)

Terminata l’introduzione di Lenzi e Meloni, Righi ha intervistato l’assessore allo sviluppo economico di Regione LombardiaGuido Guidesi, che ha messo in luce il piano industriale di Regione Lombardia per consolidare il ruolo della regione come prima manifattura a livello europeo. Il Piano, ha spiegato l’assessore, si fonda su un approccio incentrato sulle filiere e non più sulle categorie per riuscire ad aiutare le imprese di tutte le dimensioni che compongono le 64 filiere lombarde. In questo sistema, ha spiegato, esiste una grande impresa che funge da capofila e che compete a livello internazionale, al cui fianco ci sono tante Pmi che partecipano alla strategia e sono in grado di programmare al meglio le proprie attività, migliorando anche la propria velocità prestazionale. Nel nostro Piano, ha proseguito l’assessore, molta attenzione è stata riservata ai centri di innovazione e di ricerca per coltivare i nuovi talenti.
Il prossimo anno, ha aggiunto, l’attenzione si rivolgerà ai settori strategici e agli ecosistemi imprenditoriali per fare in modo che ci sia una maggior rispondenza alle esigenze del mercato. Per realizzare questo piano, ha concluso, serve un cambio di paradigma della PA ma, come ci hanno insegnato gli imprenditori siamo ottimisti. Righi ha così chiesto a Guidesi di commentare il piano sulla competitività presentato da Mario Draghi a Bruxelles lunedì 9 settembre. Per l’assessore, occorre un cambio di passo e il superamento della base ideologica del green deal che spesso rende difficile il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione, oltre a ostacolare ricerca e sviluppo tecnologico. Emblematica, in questo senso, la necessità di abbracciare la neutralità tecnologica nei processi di decarbonizzazione dell’automotive, non percorrendo esclusivamente la via dell’elettrificazione. Regione Lombardia, ha proseguito, intende raggiungere gli obiettivi climatici, ma lasciando liberi gli imprenditori di innovare e trasformarsi. Il rischio, altrimenti, è che l’Europa non sia più competitiva e che perda terreno in termini di produttività, mettendo a rischio la competitività del suo tessuto imprenditoriale su tutti i mercati del mondo.


Prospettive economiche: analisi e previsioni per l’Italia e il mondo

(Paolo Grignani, Oxford Economics)

Terminata l’intervista all’assessore Guidesi, Paolo Grignani, senior economist di Oxford Economics e Mario Rocco, Head of Valuation, Modelling & Economics di EY Italia, hanno presentato gli scenari macroeconomici che attendono l’Italia e il mondo. Paolo Grignani, aprendo il suo intervento, ha spiegato come nel 2024 la crescita globale si sia appiattita - un dato relativamente positivo considerata la grave instabilità geopolitica – e che dovrebbe rimanere stabile nel 2025. Fonte di preoccupazione potrebbe essere la differenza tra i dati reali e i dati stimati che è quasi sempre negativa; così come alcuni indici sulla fiducia e sul mercato del lavoro negli Stati Uniti, anche se Oxford Economics non prevede una recessione. Inoltre, Grignani ha rilevato che la fine delle politiche fiscali espansive potrebbe avere degli impatti.
Segnali positivi giungono invece dalle finanze delle famiglie perché cresceranno i loro redditi reali e calerà il loro indebitamento, cosa che porterà all’aumento della domanda interna delle economie globali. Venendo all’Eurozona, la domanda domestica sarà il principale motore di crescita, a fronte di un’inflazione ormai prossima al target. Anche per questo Oxford Economics ritiene che le politiche monetarie della Bce siano troppo restrittive e si aspetta il taglio dei tassi nei prossimi giorni (taglio avvenuto giovedì 12 settembre ndr), a dicembre e nel 2025. La velocità con cui scenderanno i tassi, tuttavia, non sarà pari a quella con cui sono stati aumentati. Il mercato del lavoro, ha concluso Grignani, continua ad avere dei dati positivi, anche se potrebbe raffreddarsi. L’AI, in questo contesto, avrà un impatto dirompente e porterà a un aumento dell’1/2% del PIL dell’eurozona nei prossimi quindici anni.

La Crescita del Pil italiano e le dinamiche del mercato del lavoro

(Mario Rocco, EY)

 

Il Pil italiano dal 2019 al 2024, ha esordito Mario Rocco, è cresciuto del 3,6%. L’Italia è riuscita a superare la disruption del covid grazie a una politica fiscale espansiva, a investimenti in edilizia abitativa e alla ripartenza dei consumi che ormai sono al livello precovid. Per il 2024 prevediamo una crescita del Pil dello 0.8% e dell’1.3% nel 2025, trainato dagli investimenti produttivi. Anche i consumi continueranno a crescere, anche per via della riduzione del tasso di inflazione. L’inflazione, ha continuato Rocco, in questi mesi si è ridotta per via dell’abbassamento dei prezzi dell’energia, anche se resta l’inflazione core legata ai servizi che ha un impatto non indifferente sull’inflazione generale. In questo contesto, le famiglie e le imprese italiane sono penalizzate rispetto alla media dell’eurozona perché i tassi di interesse elevati, in presenza di una inflazione più bassa, si traducono in alti tassi di interesse reali. I dati del mercato del lavoro sono, invece, molto positivi: il tasso di disoccupazione è sotto il 7%, si registra un alto numero occupati anche se i salari reali non crescono e questo ha impatto su consumi e tasso di risparmio. Per far crescere i salari reali, ha specificato Rocco, occorre che cresca la produttività e per questo servono investimenti produttivi in grado di generare un moltiplicatore positivo che perduri nell’economia, come avvenuto tra gli anni Settanta e gli anni 2000.

Crescita PIL italiano
2024
Crescita PIL italiano
2025
Crescita PIL italiano
2019 - 2024
Tasso disoccupazione in Italia
2024

La Lombardia, locomotiva dell’economia italiana

(Valeria Negri, Assolombarda)

La Lombardia nel 2023 ha avuto un export di 165 miliardi, pari alla Norvegia, più del doppio del Portogallo o della Finlandia. Con questi dati, Valeria Negri, Direttrice Centro Studi, Territorio e Ambiente di Assolombarda, ha aperto il suo intervento dedicato ai dati economici della regione. Il Pil, dopo la pandemia, ha spiegato Negri, è cresciuto del 6,7% rispetto al periodo precovid, superando tutte le regioni target a livello europeo come la Catalogna, la Baviera e il Baden-Württemberg. cresciute rispettivamente del 4,8%, del 2,3 e dello 0,7. Per il 2025 Assolombarda si aspetta una crescita modesta per via di 4 compressioni, intese come forze che tendono a provocarne lo schiacciamento, accompagnato da una sua diminuzione di volume:

1) il rallentamento della domanda mondiale, come si vede dai dati di Cina e Stati Uniti. Questo significa, ha spiegato Negri, il rallentamento del nostro export, anche se è sempre stato al di sopra della media mondiale;
2) la demografia considerato che, a causa dei trend in corso, il 45% dei candidati nel 2023 è risultato di difficile reperimento;
3) la volatilità dei prezzi e la logistica che sono variabili esogene su cui è difficile intervenire;
4) la lentezza con cui stanno ripartendo prestiti e consumi.

In ogni caso, ha concluso Negri, siamo ottimisti per il nostro territorio anche alla luce dei dati sulla disoccupazione che in Lombardia è al 4% e nella provincia di Monza Brianza sotto il 3%

Analisi dello scenario macroeconomico a cura di EY, Oxford Economics e Assolombarda

Le imprese lombarde e le sfide dell’internazionalizzazione

(Il Panel dedicato all’internazionalizzazione delle imprese, con Manuela Soncini - Unicredit; Matteo Liberali - LU-VE; Alessandro Zucchetti - Zucchetti e Aldo Fumagalli Romario - SOL)

Concluso l’intervento di Negri, il focus si è spostato sulle sfide internazionali che devono affrontare le imprese lombarde, nel corso di un panel che ha visto il dialogo tra Aldo Fumagalli Romario Presidente e CEO di SOL; Matteo Liberali, Presidente di LU-VE; Alessandro Zucchetti, Presidente di Zucchetti e Manuela Soncini, Head of Wealth Advisory di UniCredit.
Stefano Righi, ha aperto il panel, chiedendo al presidente di LU-VE il valore del cambiamento dei modelli di business. Per noi, ha spiegato Liberali, che operiamo nell’industria HVACR, il cambiamento è decisivo per costruire soluzioni differenti, per differenziarci rispetto ai competitor e non essere dipendenti da un unico mercato. Quindi abbiamo lavorato per adattare i nostri processi produttivi e non produttivi in un mondo che cambia di continuo. In uno scenario simile, ha proseguito Liberali, gli investimenti sono decisivi sia per ottenere delle efficienze sia per valorizzare il capitale umano che è ciò che fa davvero la differenza. Anche per questo abbiamo uno stretto rapporto con i centri di ricerca. L’internazionalizzazione, ha proseguito, per noi è stata decisiva nell’affrontare le conseguenze della guerra in Ucraina, perché abbiamo lavorato per trovare nuovi fornitori e abbiamo differenziato le supply chain mettendo in sicurezza la continuità del business che era oggetto di grandi disruption.

Una visione internazionale, quella di Liberali, che ha portato Righi a chiedere ad Alessandro Zucchetti la strategia messa in campo dalla sua azienda per affrontare le sfide legate ai mercati mondiali. Per noi, ha esordito Zucchetti, la chiave è innovare, mettendo in campo nuove attività come l’automazione e la messa in sicurezza degli ingressi negli stadi o la gestione degli ingressi, come avvenuto per il Gran Premio di Monza. La concorrenza internazionale per noi è una grande sfida: presidiamo molti clienti di fascia media e ci stiamo attrezzando per riuscire a conquistare spazio anche nella fascia alta, dove la competizione globale è molto intensa. Noi, ha proseguito Zucchetti, siamo nati vendendo software commerciali in Italia e poi siamo cresciuti gradualmente accompagnando le Pmi e anche le grandi aziende che si sono espanse in tutto il mondo. Oggi lavoriamo in 15 paesi e abbiamo 9.000 persone. Oltre all’Europa, in cui operiamo per continuità geografica, siamo anche in Brasile. Le sfide più grandi, ha aggiunto, riguardano le assunzioni di figure legate al mondo dell’informatica, perché spesso fatichiamo a trovarne e questo risulta un limite alla crescita; e poi l’integrazione di soluzioni software da vendere all’estero per guadagnare quote di mercato. In Italia, ha concluso, riusciamo a offrire numerosi pacchetti di questo tipo e stiamo lavorando per offrirli anche all’estero, così da continuare il nostro percorso di crescita.

Per noi l’internazionalizzazione è la chiave di volta per valorizzare il nostro sistema industriale nel mondo. Con queste parole Aldo Fumagalli Romario ha raccontato la visione di Sol, azienda leader nel settore della produzione e commercializzazione dei gas tecnici, industriali, puri e speciali e medicinali presente in 32 Paesi nel mondo. Oggi, ha spiegato, dopo la fase delle multinazionali tascabili, affermatesi tra gli anni Ottanta e gli anni Duemila, occorre lavorare in modo strategico sulle filiere così che anche le Pmi possano diventare sempre più protagoniste dell’export, entrando così nel quinto capitalismo. Tornando a Sol, ha aggiunto, l’internazionalizzazione è stata fondamentale per creare impianti produttivi all’estero, così da distribuire i nostri prodotti in loco riducendo i rischi di essere in un solo mercato e limitando anche il rischio geopolitico. Un percorso difficile ma che crea valore e aiuta ad ampliare anche la propria mentalità. L’allargamento della nostra azienda, ha specificato, ci ha permesso di aumentare il fatturato (giunto a 1.5 miliardi di euro) ma anche di rendere i nostri dipendenti protagonisti e sempre più motivati. In conclusione, Fumagalli Romario ha sottolineato l’importanza delle scelte in sede Europea che devono aiutare a consolidare la crescita e ha evidenziato l’importanza della certezza del diritto nel nostro Paese per riuscire a realizzare gli investimenti necessari ad aumentare la produttività. E poi, ha chiosato, occorre un cambio di mentalità per trasformare la reputazione della figura dell’imprenditore che, ad oggi, è oggetto di critiche ingiuste.

Il panel si è concluso con l’intervento di Manuela Soncini, Head of Wealth Advisory, UniCredit che ha messo in luce le ragioni per cui il patrimonio delle aziende familiari viene delocalizzato. Secondo Soncini le delocalizzazioni si legano a variabili strategiche e di mobilità d’impresa, alla riduzione del carico fiscale; alla ricerca di figure professionali e piattaforme finanziarie evolute per gestire patrimoni diversificate e poi all’apertura a capitali esteri in cui le famiglie, pur cedendo delle quote, mantengono le cosiddette loyalty share. Venendo alle imprese familiari Lombarde, ha aggiunto Soncini, un nostro studio realizzato insieme all’Università Bocconi, ha rilevato una solidità finanziaria superiore a quella delle aziende non familiari, e in continua crescita rispetto al 2020. Cosa che conferma un consolidamento rispetto al passato. Lo stesso può dirsi, ha concluso Soncini, della governance molto evoluta per le imprese familiari della regione. Nelle aziende del territorio sono più diffusi i modelli di leadership strutturati (con più Amministratori) rispetto alla media nazionale.
 

L’ingegno, la creatività e il genio italiano: le imprese familiari viste con gli occhi di Ali Reza Arabnia

(Ali Reza Arabnia, Gecofin)

Il ruolo delle aziende familiari e l’internazionalizzazione sono stati il focus dell’intervista ad Ali Reza Arabnia, Presidente e CEO di Gecofin, società leader globale nella realizzazione e progettazione di impianti automatizzati per la verniciatura delle scocche automobilistiche. Arabnia, nella conversazione con Stefano Righi, ha messo in luce la resilienza delle imprese familiari, dotate di anticorpi per riuscire ad affrontare i processi di internazionalizzazione che, secondo il Presidente e CEO, richiedono capacità di lettura, comprensione del mercato ma anche il supporto di firm come EY. E poi, il capitale umano, la scelta delle persone in grado di diventare manager e poi, in alcuni casi, proprio come quello di Arabnia, imprenditori. Arabnia si è poi soffermato sul segreto del valore italiano che si declina in una ricchezza umana unica, fatta di intuizione e creatività. Fattori che rendono l’Italia un paese unico anche nei mercati internazionali dove esiste un’intensa competizione. Righi, incuriosito dalle parole del CEO e Presidente di Gecofin, ha voluto approfondire i fattori di successo delle imprese familiari all’estero. L’Italia, ha spiegato Arabnia, ha delle persone con uno straordinario senso di appartenenza e una creatività unica che non si trovano da nessuna parte del mondo. E questo è uno dei fattori che permette al Paese di andare all’estero, investendo con successo. Nel caso di Geico questa evoluzione si è legata ai progetti e all’espansione delle case automobilistiche che sono state accompagnate dalle tecnologie sviluppate da Geico.
 

Ricerca e fidelizzazione dei talenti come driver per la crescita

(Il Panel sull’attrazione dei talenti con Marco Nocivelli - EPTA, Laura Rocchitelli - Elettrotecnica Rold e Roberta Togni - Automha)

Marco Nocivelli, Presidente e CEO di EPTA, Laura Rocchitelli, Presidente e CEO di Elettrotecnica Rold e Roberta Togni, General Counsel di Automha sono stati i protagonisti del panel dedicato all’attrazione dei talenti. EPTA, ha esordito Nocivelli, è un'azienda leader nel settore dei sistemi di refrigerazione industriale, essenziali per raffreddare i banchi dei supermercati. Con una presenza in 64 paesi e circa 8000 dipendenti EPTA è un esempio di come la diversità culturale possa essere un'opportunità se gestita con intelligenza. In questo percorso, ha aggiunto, che ci ha portato a ottenere diversi premi in ambito people, è fondamentale l’ascolto per capire le esigenze delle persone e mettere in campo soluzioni che le possano soddisfare. In quest’ottica è stato fondamentale Listen Up, l’iniziativa triennale finalizzata a condividere la strategia aziendale e a rispondere alle domande dei dipendenti delle varie filiali, rafforzando così i valori aziendali. Inoltre, per attrarre e mantenere i talenti, ha concluso Nocivelli, risulta decisivo sapere comunicare, ma anche valorizzare le persone tramite specifici piani di carriera.

Laura Rocchitelli, rispondendo alle domande di Righi, ha posto l’accento sull'importanza della formazione. Elettrotecnica Rold, ha spiegato - un'azienda manifatturiera di seconda generazione con un fatturato di 50 milioni di euro -, considera la formazione un elemento fondamentale del proprio DNA. Per la presidente essa rappresenta un fattore cruciale per la crescita delle persone ma anche per attrarre nuovi talenti, specialmente tra i giovani che sono particolarmente attenti alle opportunità di apprendimento, oltre che ai benefit aziendali e allo smart working. Nel 2020, ha concluso Rocchitelli, Elettrotecnica Rold ha fondato un'accademia aziendale per dare ulteriori opportunità di crescita alle persone. L'accademia, situata nel polo MIND, offre corsi su temi attuali e permette ai dipendenti di confrontarsi con il mondo della formazione, contribuendo alla loro crescita personale e professionale. Negli ultimi anni, ha chiosato, abbiamo svolto dei corsi sul benessere individuale e sulla capacità di affrontare il cambiamento e sull’Agenda 2030 e abbiamo accolto in azienda numerosi tesisti, facendo emergere la continuità tra formazione e lavoro.

Righi ha concluso il giro di tavolo chiedendo a Roberta Togni la people strategy di Automha. La nostra azienda, ha spiegato Togni, che fattura 130 milioni di euro ed è presente in cinque paesi al mondo è specializzata in sistemi robotizzati ad alta customizzazione per la movimentazione delle merci. Proprio per il nostro core business abbiamo la necessità di attrarre professionisti altamente qualificati in grado di sviluppare prodotti altamente personalizzati. Per questo Automha si impegna per valorizzare i diversi ingegneri che si occupano del prodotto così come i montatori dei macchinari. Togni, in conclusione, ha condiviso la visione di suo padre, fondatore dell'azienda, e ha sottolineato come i suoi valori permangano ancora oggi, permettendo un ottimo rapporto con il personale e una condivisione continua dei risultati aziendali.
 

 Il potenziale trasformativo dell’AI e l’algoretica

(Giacomo Frizzarin, Microsoft)

Stefano Righi, nella parte finale della serata, ha intervistato Giacomo Frizzarin, Small Medium and Corporate Market Leader di Microsoft Italia. L’AI, ha chiesto Righi, potrà ridurre il digital divide e il ritardo che sconta l’Italia rispetto agli altri paesi in termini di digitalizzazione?. L’AI, ha replicato Frizzarin, necessita del fattore e delle qualità umani per poter operare; ed è questo ciò che fa la differenza. In un Paese, così ricco di talento come l’Italia, l’AI può aiutare le Pmi a colmare il gap con le aziende dei paesi esteri. Citando un'indagine recentemente pubblicata da Microsoft, Frizzarin ha evidenziato che l'AI potrebbe portare a un importante aumento della produttività e che il 74% delle aziende intervistate ha registrato incrementi di produttività superiori all’1%. Nei prossimi 15 anni l'AI, stando ai dati dello studio, potrebbe generare un valore aggiunto di oltre 312 miliardi di euro, di cui 122 miliardi derivanti dalle PMI che saranno in grado di sfruttare al meglio queste tecnologie, grazie alle competenze e alle economia di scala. Questi fattori, ha concluso, sono decisivi per una forte innovazione tecnologica e per un impatto positivo sul mercato italiano, che ha grandi potenzialità.
Righi ha poi chiesto a Frizzarin di guardare ai prossimi cinque anni e di descrivere l’impatto dell’AI. Questi ha spiegato che oggi l’AI sta garantendo un aumento della produttività del 5% per il 47% delle aziende che la stanno utilizzando. Nei prossimi cinque anni chi non sarà in grado di utilizzarla rischia di essere escluso dal mercato. In questo senso, ha precisato, sarà necessario attrarre investimenti e capitali e poi promuovere il reskilling e l’upskilling delle persone. In quest’ottica, Righi ha chiesto cosa ha comportato la partnership tra Microsoft ed EY. Frizzarin ha spiegato che l’AI Lab è stato un motore di trasformazione per tante imprese che hanno avuto l’opportunità di ricevere un framework gratuito per applicare concretamente l'AI in un progetto o in un processo che presenta difficoltà. Questo non solo ha aiutato le imprese a migliorare la propria efficienza, ma ha contribuito a diffondere competenze in un ambito strategico come quello dell’intelligenza artificiale. Infine, Frizzarin ha concluso il proprio intervento sottolineando la centralità dell’etica per Microsoft che, ha spiegato, è stata un criterio decisivo nello sviluppo e nei processi generativi di Copilot.
 

Elemaster, Zucchetti e Rovagnati, la premiazione delle eccellenze della Lombardia

La conclusione dell’evento ha visto la premiazione delle eccellenze territoriali del territorio. Massimo Meloni ed Enrico Lenzi hanno premiato: Elemaster, Zucchetti e Rovagnati.

Elemaster, l’innovazione sostenibile

(Massimo Meloni  e Valentina Cogliati)

Per la capacità di guidare l’azienda con intuizione, sviluppando tecnologie high-tech all’avanguardia e distinguendosi in un settore altamente competitivo, continuando a crescere e affermandosi anche sui mercati internazionali grazie a processi produttivi orientati alla qualità e all’innovazione sostenibile. Con questa motivazione Massimo Meloni ha premiato Valentina Cogliati CEO, di Elemaster. Cogliati, ringraziando del premio, ha spiegato che Elemaster è un’azienda familiare, fondata dal padre, che si occupa di schede elettroniche per settori ad alta tecnologia come la difesa, la robotica e il settore ferroviario, evidenziando che l’azienda punta a raddoppiare il proprio fatturato nei prossimi quattro anni.
 

Zucchetti, le soluzioni software all’avanguardia

(Alessandro Zucchetti ed Enrico Lenzi)

Lenzi ha poi premiato Alessandro Zucchetti per la visione imprenditoriale e la capacità di innovare il proprio business posizionandosi come motore di trasformazione delle aziende, attraverso soluzioni software innovative che rispondono alle esigenze di digitalizzazione dei propri clienti”. Zucchetti, ha dedicato il premio a Mino Zucchetti, fondatore dell’azienda scomparso un anno fa, ricordando uno dei suoi motti: i premi non sono traguardi, perché, a qualsiasi livello professionale, si può fare meglio

 

Rovagnati, qualità e tradizione nel mondo

(Gabriele Rusconi e Massimo Meloni)

Meloni, infine, ha premiato la famiglia Rovagnati: per l’approccio proattivo volto ad anticipare e abbracciare i cambiamenti del mercato e la crescita sostenibile, innovando i processi produttivi e perseguendo una strategia di internazionalizzazione, mantenendosi fedeli alla qualità e ai valori tradizionali dell’azienda. il premio è stato ritirato dal Managing Director & Board Member di Rovagnati, Gabriele Rusconi. Rusconi, ringraziando EY, ha messo in luce l’impegno di Rovagnati per costruire un’innovazione sostenibile ma anche per portare le eccellenze italiane nel mondo, guadagnando nuove quote di mercato. In questo senso, ha concluso, occorre investire sulla filiera agro-alimentare per renderla sempre più competitiva.

On the road fa a tappa a Monza e Napoli

Il prossimo appuntamento di On The Road si terrà a Napoli, il 25 settembre, con una tappa dedicata al ruolo del Mezzogiorno nei nuovi equilibri e sviluppi del Mediterraneo. A questo link è possibile iscriversi.

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 ‘’On the Road: l’imprenditoria italiana e il valore degli ecosistemi territoriali’’, il percorso di EY private dedicato alle eccellenze imprenditoriali del Paese, dopo la tappa di Bologna, è giunto a Monza. Internazionalizzazione, attrazione dei talenti e valorizzazione del sistema Lombardia al centro del confronto tra aziende, istituzioni e associazioni di categoria. Premiati anche le imprenditrici e gli imprenditori del territorio: Valentina Cogliati, President & CEO di Elemaster Alessandro Zucchetti, Presidente e Ceo di Zucchetti e Gabriele Rusconi, Managing Director & Board Member di Rovagnati

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