Un segnale positivo e incoraggiante proviene dal fronte autorizzativo: nel Paese, infatti, si assiste ad un’accelerazione delle procedure autorizzative per agevolare la diffusione di progetti di energia rinnovabile. Si costata in questo ambito una semplificazione per quanto riguarda l’eolico offshore, grazie ad un’unica Autorizzazione Unica (AU) e non più concessioni demaniali, su impianti tuttavia fino a 10 MW. È attesa inoltre l’emanazione della regolazione che dettaglia ulteriori forme di supporti per le rinnovabili e per le tecnologie ad esse associate (come le batterie) che potrebbero dare un’ulteriore spinta al mercato rendendo “bancabili” e scalabili alcune soluzioni ancillari alle rinnovabili.
Infine, prendono sempre più piede soluzioni che vertono sulla generazione di energia distribuita da fonti di energia rinnovabili: sono un’opportunità sia per i clienti industriali sia per i clienti retail (modello Energy Performance Contract e servizio PPU, ovvero Pay Per Use): rappresentano un mercato importante, che nel medio periodo potrebbe supportare una maggior resilienza della rete e tenuta della rete elettrica con una generazione distribuita da fonte di energia rinnovabile.
Un quadro non semplice da analizzare si osserva nei PPA, ovvero contratti di compravendita di energia elettrica tra privati. Infatti, i prezzi particolarmente elevanti dell’energia elettrica all’ingrosso e la volatilità del mercato hanno comportato quest’anno la prima riduzione del contrattualizzato su base annua dal 2013 dei PPA. Nel mercato dei PPA, l’Italia conferma un ruolo di spicco, posizionandosi al 12° posto (dall’11° posto del 2021). È importante segnalare che il Paese sta vivendo un periodo turbolento in quanto si stanno sviluppando vari trend.
Innanzitutto, si osserva una crescente attenzione da parte dell’industria e del commercio, in quanto al crescente interesse per la decarbonizzazione ora si aggiunge la volontà di securizzare, stabilizzare e abbassare il costo di approvvigionamento dell’energia. Ci si aspetta che questo trend continuerà nel tempo, facendo ampliare la domanda e conseguentemente l’offerta di progetti RTB (Ready-to-build). In secondo luogo, si osservano rendimenti potenzialmente in aumento per i produttori di energia da fonti rinnovabili, grazie a un’ampia forchetta che si è creata tra il costo di produzione (LCOE) e il valore dell’energia elettrica nel mercato di scambio (PUN). Il valore a cui puntano i venditori dell’energia è raddoppiato in poco più di un anno, nonostante un costo di produzione stabile. Infine, si registra una certa contrazione dei volumi contrattualizzati in riduzione. Fattore, questo, legato anche alla prospettiva di poter stipulare degli accordi di medio periodo in un contesto più stabile e caratterizzato da minori incertezze.