«E voi dove immaginate il vostro futuro da imprenditori: all’estero o in Italia?» domanda Massimo Antonelli. Per Filippo è fondamentale avere una formazione e una prospettiva internazionale. Per un altro studente è importante andare all’estero perché ci sono grandi aziende con degli ecosistemi di innovazione in cui è possibile inserirsi, cosa che non è sempre possibile fare in Italia. C’è chi sottolinea, invece, che sarebbe più interessante andare all’estero, soprattutto nel Nord Europa, perché c’è una mentalità più aperta all’imprenditorialità che stimola il fare, un fattore che è molto diffuso in Italia.
L’imprenditore, viene aggiunto con un interessante cambio di focus, è colui che non eccelle in nulla ma è bravo in tutto, perché sa mettere le persone giuste al posto giusto e ha una visione. Uno spunto, che spinge Antonelli a chiedere quali dovrebbero essere i valori di un imprenditore. C’è chi sottolinea l’importanza della determinazione e della resilienza, perché non è sempre facile portare avanti le proprie idee. Per Luigi, «chi avvia un’attività deve saper fare i sacrifici, perché le startup richiedono molto impegno». E solo in una fase avanzata è possibile coniugare benessere aziendale e ritorno economico. Un tema particolarmente importante per EY che, spiega Antonelli, vuole crescere in modo sostenibile, valorizzando le persone. Come conferma Francesca Giraudo, Europe West Business Talent Leader, Italy Talent Leader, che a fine evento evidenzia come la people strategy di EY sia fondata sul legame tra performance e wellbeing, «due elementi strettamente interconnessi, perché un clima di sicurezza psicologica e benessere permette ai team di lavorare meglio, soprattutto sul lungo periodo». In ambito wellbeing, prosegue Giraudo, «le nostre colleghe e i nostri colleghi sono stati coinvolti in seminari e webinar dedicati al benessere in tutte le sue dimensioni: fisica, mentale, sociale, finanziaria e psicologica. L’obiettivo è quello di lavorare in modo sempre più sostenibile». Un approccio, come confermato da Antonelli, che ha contribuito agli ottimi risultati di EY negli ultimi anni.