«Cosa farà di voi una persona di successo nel mondo del lavoro, oltre le competenze?». Con questa domanda Antonelli apre una nuova prospettiva di dialogo. Per Federica che si è appena laureata, l’empatia è il fattore cruciale che eleva i leader e aiuta anche a comprendere gli altri, soprattutto nella società della stanchezza che risente del mancato equilibrio vita-lavoro del passato. Anche per Michele «l’empatia è la caratteristica decisiva per diventare manager, perché per eccellere non basta solo una grande base di competenze». Lavorare con i giovani, aggiunge, significa anche dare fiducia, avere pazienza e sapersi porre nel modo più consono. Una visione su cui concorda Antonelli, che, spostando il focus, sottolinea l’impegno di EY per il Sud Italia e Napoli, la cui sede vedrà oltre 100 assunzioni nei prossimi mesi. Anche per questo chiede alla platea quali sono le principali difficoltà incontrate in questo contesto e se qualcuno pensa di trasferirsi per poi, magari, tornare. Mattia, ad esempio, spiega che vorrebbe occuparsi di M&A strategy e che quindi dovrà trasferirsi a Milano. «Un compromesso necessario: da fare ora, perché scelgo di perdere qualcosa nel breve per ottenere qualcosa di più grande in futuro». Chiara, invece, non vorrebbe andare via da Napoli, ci resterebbe per sempre, sebbene le aziende non investano e la città viva una condizione non semplice. Anche se, rilancia, «i ragazzi di Napoli hanno più passione e basterebbe stimolarli per creare diverse opportunità». Un approccio condiviso anche da Eugenio Amodio, partner di EY responsabile della sede di Napoli, che, a margine dell’evento, riconosce che i giovani della città hanno molte capacità perché sono capaci di trovare soluzioni innovative e anche di discernere, sapendo fare i giusti compromessi. «E anche per questo motivo EY sta investendo convintamente su Napoli, come emerge dai dati sul fatturato (raddoppiato) e sulle assunzioni (100 nei prossimi mesi). Un motivo in più, conclude, per rimanere e realizzarsi a Napoli». Anche per Sara, Napoli ha un altissimo potenziale, malgrado le non poche difficoltà che circondano il territorio.
Sì, un cambiamento è possibile