(il nono appuntamento di Value For Food)
Le aree di intervento di Value for Food
Value For Food, in questi mesi, si è declinato principalmente in 4 macro-aree riguardanti ambiente e circolarità, logistica e distribuzione, decomplexity e pianificazione:
1. Ambiente e Circolarità: in questo ambito il gruppo di lavoro si è focalizzato su iniziative finalizzate a mitigare l’impatto ambientale della filiera, riducendo gli sprechi alimentari e le emissioni climalteranti, ma anche a limitare l’obsolescenza dei prodotti. Emblematico il progetto con cui sono stati sviluppati dei prodotti circolari in maniera prototipale (pasta, grissini e focaccine) basati sul riutilizzo dei sotto-prodotti derivanti dal surplus produttivo e dal surplus di lavorazione nella filiera del pomodoro. A questa iniziativa hanno collaborato agricoltori, produttori, aziende della trasformazione e della distribuzione che in futuro lavoreranno anche alla valorizzazione circolare del pomodoro verde, un sotto-prodotto con grande potenziale.
2. Figure professionali Competenze e Burocrazia: ad oggi la filiera soffre tremendamente la mancanza di figure professionali specializzate che svolgano le funzioni operative nei campi, nelle fabbriche e dei punti vendita del largo consumo. Questo determina un’enorme difficoltà nell’eseguire le Operation e nel soddisfare la domanda del mercato. Value for Food si è adoperata nel cercare di accorciare la distanza tra gli enti di formazione tecnico professionali e le realtà industriali e associative di filiera. Il percorso è appena iniziato e deve ancora raggiungere la sua piena evoluzione.
3. Logistica e distribuzione: l'efficienza e l'efficacia della logistica sono al centro di alcuni progetti che mirano a ottimizzare l'ordine e la distribuzione dei prodotti, riducendo i costi di trasporto e il loro impatto ambientale. In questo campo sono stati realizzati dei sistemi di slot booking dinamici, basati su geo-fencing e visibility dei mezzi, che permettono di ridurre i tempi di attesa e personalizzare gli slot di scarico con alcuni partner, efficientando così tutto il flusso logistico, con la conseguente riduzione di emissioni e di effetti derivanti dalle inefficienze. Il progetto ha coinvolto aziende produttrici di pasta, tonno, retailer e, naturalmente, operatori della logistica.
4. Decomplexity e pianificazione: L'obiettivo di questa macroarea è quello di ottimizzare i processi di pianificazione e di condivisione dati lungo la filiera, riducendo gli sprechi e promuovendo logiche di pianificazione collaborative. In particolare, il progetto pilota Decomplexity punta ad analizzare l'assortimento di prodotti presenti a punto vendita e definire un assortimento ottimale, selezionando le referenze con maggiore potenziale, così da ridurre emissioni e sprechi. Queste soluzioni sono state realizzate grazie alla collaborazione tra un grande player della distribuzione e un’azienda leder del caffè. I risultati verranno condivisi con la filiera e saranno definite delle best practice di mercato, scalabili per nuovi attori.