Il Pillar 2 consiste nell’introdurre un sistema coordinato di regole sviluppato dall’OCSE per fronteggiare il problema delle distorsioni di concorrenza dovute a politiche di competitività fiscale sleale. Le regole sono rivolte ai gruppi multinazionali con ricavi complessivi almeno pari a EUR 750 milioni e mirano ad assicurare un livello minimo di tassazione del 15% in ciascun Paese in cui essi operano.
Il Governo Italiano è in procinto di recepire gli orientamenti OCSE così come inclusi della Direttiva UE 2523 emanata lo scorso 14 dicembre 2022, con estensione delle citate regole anche ai gruppi nazionali di più rilevanti dimensioni.
Timeline di lavoro
In ossequio alle indicazioni fornite prima dall’OCSE e successivamente dall’Unione Europea, il decreto Legislativo di prossima emanazione prevede l’introduzione in Italia delle regole del Pillar 2 a partire dagli esercizi che decorrono a partire dal 31 dicembre 2023 (1° gennaio 2024 per i soggetti «solari»).
In aggiunta, il Regolamento (UE) 2023/2468 dell’8 novembre 2023, recepisce la modifica proposta dallo IASB allo IAS 12, prevedendo l’obbligo di fornire «informazioni qualitative e quantitative» in tema di Pillar 2 a partire dai bilanci degli esercizi che hanno inizio al 1° gennaio 2023.
La valutazione degli impatti del Pillar 2 sui gruppi nazionali e multinazionali rappresenta una priorità di assoluto rilievo per le aziende impattate dalla normativa, sia per quanto concerne le tematiche di disclosure previste dalle recenti modifiche apportate dallo IASB, che per la ridefinizione dei processi aziendali e delle procedure aziendali interni necessari alla raccolta dei cd. «data points» funzionali all’applicazione delle regole del Pillar 2.
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