Tra i principali motivi per l'acquisto di veicoli BEV in Italia, si evidenziano un più basso prezzo del rifornimento e le migliori prestazioni rispetto ai veicoli a benzina e diesel (rispettivamente 19% e 42%), la maggiore facilità di manutenzione (17%), la riduzione dell'impatto ambientale (42%). Inoltre, il 31% degli intervistati è attratto dagli incentivi economici per l'acquisto.
Tra le motivazioni che limitano l’adozione dell’elettrico invece, figurano la limitata distanza percorribile a fronte di una completa ricarica del veicolo (33%), i tempi di ricarica troppo lunghi (30%) ed i costi iniziali di acquisto troppo elevati (30%).
Tuttavia, negli ultimi dodici mesi sono stati compiuti significativi progressi nel potenziamento dell'infrastruttura di ricarica, con circa 50 mila[2] punti di ricarica disponibili, segnando un incremento del 11% rispetto al 2023. Di questi, nel 2024 in Italia si contano poco più di 5.000 punti di ricarica fast (da 50 a 150 kW) e circa 1.500 punti di ricarica super fast (da 150 a 450 kW), evidenziando l'attenzione crescente verso tecnologie che riducono i tempi di ricarica e migliorano l'esperienza degli utenti.
Per supportare la transizione elettrica è necessario continuare e intensificare gli investimenti e le iniziative in sede europea e nazionale, concentrandosi su tre aree principalmente: ampliare ulteriormente il numero complessivo di punti di ricarica in posizioni strategiche, avviare l'installazione di punti di ricarica fast lungo la rete autostradale, dove sono ancora necessari ulteriori progressi; e, infine, migliorare la customer experience. Nello specifico, è cruciale semplificare l'accesso ai punti di ricarica a livello nazionale e internazionale, integrando piattaforme digitali che offrano un'unica interfaccia per pagamento e prenotazione, garantendo al contempo maggiore trasparenza su tariffe e tempi di ricarica. L'adozione di standard uniformi e interoperabili tra i diversi operatori è determinante per assicurare un'esperienza di ricarica fluida e senza interruzioni, accrescendo la fiducia e la soddisfazione dei clienti.
[1] Paesi inclusi nell’analisi: Australia, Austria, Brasile, Canada, Cina, Colombia, Corea del Sud, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Giappone, India, Indonesia, Italia, Malesia, Messico, Norvegia, Nuova Zelanda, Olanda, Regno Unito, Repubblica Ceca, Singapore, Spagna, Stati Uniti, Svezia, Tailandia, Vietnam.
[2] Fonte dei dati: Piattaforma Unica Nazionale (Pun)