La seconda tappa del percorso territoriale di EY si pone l’obiettivo di approfondire le sfide che le aziende devono affrontare per competere sui mercati internazionali e dei fattori chiave per la crescita, con un focus sulle strategie per attrarre e mantenere i talenti.
In occasione dell’evento sono state presentate tre analisi a livello regionale, nazionale e internazionale.
EY ha presentato i dati nazionali dell’EY Macroeconomic Bulletin, dove le previsioni indicano per l'Italia una crescita del PIL reale dello 0,8% nel 2024 e dell’1,3% nel 2025, mentre il tasso di inflazione è previsto all’1,4% nel 2024 e al 2% nel 2025. Considerata la bassa inflazione (ad agosto all’1,1%), in Italia i tassi di interesse reali applicati ad imprese e famiglie sono più elevati di quanto sperimentato nel resto dell’Eurozona (differenziale di circa 1,3 e 0,9 punti percentuali rispettivamente a luglio 2024), scoraggiando consumi ed investimenti. Il mercato del lavoro rimane invece robusto, con una crescita del numero di occupati, che si attesta a 24 milioni circa a luglio 2024, ed una riduzione del tasso di disoccupazione, al 6,5% a luglio 2024.
Per quanto riguarda lo scenario internazionale, Oxford Economics ha presentato i dati delle principali economie a livello globale: stima per gli Stati Uniti una crescita del PIL che dovrebbe passare dal 2,6% di quest’anno all’1,9% nel 2025. La Cina dovrebbe proseguire nel suo strutturale rallentamento, con una crescita leggermente sotto al target governativo del 5% quest’anno e attorno al 4% l’anno prossimo. In eurozona, il PIL dovrebbe invece accelerare dallo 0,8% di quest’anno al 1,4% nel 2025. L'inflazione globale è in continua diminuzione, e Oxford Economics prevede che questa tendenza proseguirà anche nel 2025, consentendo alle Banche Centrali di proseguire nel loro percorso di riduzione dei tassi di interesse. Sia la Fed che la BCE dovrebbero attuare due tagli da 25 punti base ciascuna entro la fine dell'anno; nel 2025, la Fed dovrebbe proseguire con una riduzione complessiva di 100 punti base, mentre la BCE dovrebbe effettuare tagli per un totale di 150 punti base.
Infine, Assolombarda ha presentato i nuovi dati sullo scenario economico della Lombardia: il PIL della regione registra nel 2024 un incremento del +1,1%, crescita superiore alla media italiana e dell’Eurozona. L’espansione economica è affiancata da un calo del tasso di disoccupazione, che nel 2023 è sceso al 4%. Aumentano, infatti, le incertezze all’orizzonte: dalla debolezza dei consumi alla scarsità della domanda, dagli impatti della demografia sul mercato del lavoro fino al prolungarsi delle tensioni sui prezzi delle materie prime e della logistica.