Servizi B2B e comparto IT trainano la crescita italiana
Servizi B2B e il comparto IT, con il 19% e il 16% degli IDE totali dell’anno, sono risultati i settori più attrattivi per gli investitori stranieri in Italia. In calo trasporti e logistica, che segnano un decremento del 4% rispetto al 2021.
L'Italia è riconosciuta come uno dei principali mercati di consumo in Europa: il 68% degli investimenti è infatti volto al posizionamento sul mercato locale; mentre il 32% degli investimenti è guidato dalle competenze e dal know-how locale.
Stati Uniti, Francia, Regno Unito e Germania i maggiori investitori in Italia
In linea con il trend degli anni passati, i Paesi che hanno investito maggiormente in Italia nel 2022 sono: Stati Uniti (21%), Francia (14%, superando la Germania), Regno Unito (14%) e Germania (11%). Si conferma il trend del friendshoring, ossia la tendenza a investire in aree geografiche con cui sono in essere buone relazioni, consolidate e di lungo periodo.
Per quanto riguarda la distribuzione delle risorse sul territorio nazionale, gli investimenti in Italia sono per lo più concentrati nelle regioni del Nord-Ovest (57%), dove si trovano alcuni dei distretti industriali più attrattivi (ad es. meccanica, tessile, pelletteria, design, automotive). A seguire il Centro Italia (16%) e il Nord-Est (12%). Positiva la crescita degli investimenti destinati al Meridione (dal 10% al 15% del totale).
Ottimismo per le prospettive del Paese e margini di miglioramento