Le aziende accelerano sulla sostenibilità
Lo studio EY "Seize the Change – futuri sostenibili" si focalizza su 5 temi principali che permettono di misurare dal punto di vista quantitativo e qualitativo come le aziende italiane si posizionano in termini di piani strategici di sostenibilità, cambiamenti climatici, catena di fornitura, finanza sostenibile ed economia circolare. Il primo dato interessante che emerge dall'analisi è che il 69% delle aziende selezionate nella survey ha sviluppato un piano di sostenibilità e nel 44% dei casi (il 6% in più rispetto al 2019), ha previsto un piano strategico con obiettivi quantitativi. Per contro, solo il 35% delle aziende ha definito le tempistiche per il raggiungimento degli obiettivi, mentre il 15%, che attualmente non ha un piano di sostenibilità, dichiara di averne previsto lo sviluppo. Dall'analisi desk emerge che il 57% delle aziende quotate fornisce una descrizione qualitativa e/o quantitativa del proprio piano di sostenibilità, un trend in crescita di 7 punti percentuali rispetto al 2019.
Tra le indicazioni generali del report emerge che il 19% delle aziende selezionate nella survey ha accelerato la transizione verso modelli più sostenibili proprio in considerazione dei drastici cambiamenti portati dalla pandemia, che per il 32% dei casi non ha in alcun modo ridimensionato i progetti e le attività previste dal piano di sostenibilità aziendale e solo il 12% delle aziende ha invece riscontrato ripercussioni sull'avanzamento delle attività.
Un dato particolarmente significativo è che 2/3 del totale delle aziende considerate nell'analisi desk dichiara di aver strutturato un organo interno di governance che riporta al CdA sui temi di sostenibilità.
Cambiamenti climatici
Per contrastare il cambiamento climatico in atto l'agenda per il clima e l'energia dell'UE prevede diversi obiettivi, tra cui la riduzione entro il 2030 del 55% delle emissioni di gas serra rispetto ai valori del 1990. Entro il 2050 invece il target ambizioso è il raggiungimento della neutralità climatica. Agire nella direzione di ridurre drasticamente le emissioni di CO2 è una delle azioni virtuose che le aziende devono intraprendere. In questo senso appare confortante il dato emerso dallo studio: il 79% ha definito un piano industriale che comprende azioni significative in grado di portare a considerevoli riduzioni di emissioni di CO2. Il 61% di queste aziende ha definito obiettivi di riduzione delle emissioni legate a importanti modifiche del proprio modello di business o del processo produttivo. Dalla survey emerge che nel complesso il 53% delle aziende dichiara di aver previsto azioni inerenti al cambiamento climatico all'interno del proprio piano industriale, un valore in aumento di 21 punti percentuali rispetto al 2020, ma soltanto il 19% afferma di avere definito un piano strategico orientato all'obiettivo della neutralità climatica.
L'analisi desk evidenzia che il 31% delle aziende è impegnata verso una riduzione sostenuta delle emissioni tramite la definizione di obiettivi quantitativi (percentuale in aumento di 6 punti rispetto all'anno precedente). Un segnale dell'accelerazione delle aziende italiane nel contrastare i cambiamenti climatici è indicato anche dal fatto che il 14% del campione dell'analisi desk ha definito l'obiettivo di carbon neutrality.
Supply chain sostenibile
Le caratteristiche fondamentali per la definizione di una catena di fornitura sostenibile sono trasparenza, tracciabilità, tutela sociale e dell'ambiente, in modo da costruire un rapporto di sempre maggiore fiducia tra aziende, mercato e consumatori. D'altronde gli ultimi due anni sono stati caratterizzati da un contesto assai incerto dovuto alla pandemia, che ha elevato il rischio di interruzione operativa della filiera e le aziende si sono tutelate attivando nuove modalità di gestione della logistica in termini di sostenibilità e ottimizzazione dei processi. Come evidenziato dall'analisi desk secondo cui il 75% delle aziende definisce obiettivi relativi alla sostenibilità della supply chain e quasi un'azienda su 2 effettua analisi di risk assessment sui propri fornitori. Inoltre, il 71% delle aziende ha previsto modifiche nella propria catena di approvigionamento in generale con differenti finalità: il 45% per selezionare i propri fornitori in modo più attento e responsabile, il 3% perché alcuni stakeholder hanno reso più stringenti i criteri di selezione, il 19% per entrambe le precedenti motivazioni.
Finanza sostenibile
Nel processo di transizione verso un modello economico più sostenibile la finanza gioca un ruolo fondamentale. Gli enti finanziari nelle proprie scelte di investimento possono tenere in considerazione anche criteri ambientali, sociali e di governance (ESG). Dai dati dello studio EY emerge che il 33% delle aziende quotate analizzate riportano iniziative finalizzate alla finanza sostenibile, con un incremento rispetto al 2019 di 8 punti percentuali.. Se dalla survey si rileva che il 35% delle aziende dichiara di aver sviluppato strategie di investimento finanziario responsabile, l'analisi desk evidenzia che l'84% delle aziende quotate del settore finanziario afferma di aver implementato iniziative di finanza sostenibile, con una crescita di 8 punti percentuali rispetto a quanto rilevato nell'analisi EY di due anni fa.
Economia circolare e iniziative a impatto sociale
Negli ultimi due anni il 70% delle aziende interpellate nella survey dichiara di aver avviato un processo di analisi dei processi operativi in ottica di riduzione dell'impatto ed efficientamento delle risorse, anche se dall'ultima analisi sulle aziende quotate solo il 19% del campione afferma di avere una strategia di economia circolare associata a obiettivi futuri. A livello invece di impatto sociale, la survey effettuata segnala che il 64% delle aziende ha sviluppato iniziative di supporto alla comunità per affrontare questioni di carattere sociale. La stessa percentuale è emersa dall'analisi desk riguardo l'avvio di attività dedicate alla comunità. Di queste oltre 1/3 viene identificata con mission e valori aziendali.
Prospettive future
Appare sempre più chiaro che la sostenibilità rappresenta per le aziende un driver fondamentale della trasformazione nella direzione di una maggiore redditività e competitività per l'immediato futuro