Come sarà il mondo del lavoro e come cogliere le opportunità del digitale ed essere sostenibili nelle professioni del domani?
Il pensiero critico l’innovazione e la conoscenza delle nuove tecnologie, sono componenti irrinunciabili del futuro, per questo la Fondazione EY Italia, con il supporto di Junior Achievement Italia ha organizzato dei workshop interattivi, rivolti ai ragazzi nella fascia d’età tra i 16 e i 18 anni.
Le giornate, dedicate al tema delle nuove tecnologie e della digitalizzazione del mondo del lavoro, hanno l’obiettivo di introdurre i ragazzi a tematiche attuali, quali l’ICT, l’Emerging Technologies e la Sostenibilità e rientrano nel programma EY Ripples, dove le persone di EY hanno la possibilità, su base volontaria, di mettere le proprie competenze al servizio della comunità.
Il primo appuntamento si è svolto nel wavespace della sede EY di Milano, un hub d’innovazione dove i 50 studenti delle superiori hanno scoperto il futuro della tecnologia e sperimentato strumenti interattivi e all’avanguardia mettendosi in gioco e condividendo idee e soluzioni con l’aiuto dei facilitatori di EY.
L’emergenza Covid-19 ha costretto a riconsiderare il secondo workshop previsto nell’hub wavespace di Roma ma l’iniziativa non si è fermata grazie all’impegno dei ragazzi di EY e JA e ai tool di videoconferenza l’incontro si è trasformato in un meeting virtuale che ha inoltre permesso di coinvolgere tre regioni differenti del centro-sud.,
Questa esperienza interattiva è stata un’occasione importante per sperimentare le nuove piattaforme e le nuove potenzialità del mondo lavorativo, come ha sottolineato il professor Salvatore Mancarella, dell’Istituto Istruzione Superiore Economica e Tecnologica Gaetano Salvemini, di Alessano (Lecce), a margine dell’incontro: “Un’occasione valida per illustrare ai ragazzi quali siano le professioni future in crescita. Il modo giusto per consentire agli studenti, sia un primo approccio in materie tecnologiche e digitali, sia la collazione di dati sul mercato del lavoro, utili a proiettarli in maniera più consapevole verso le scelte del loro impiego e/o dei loro studi dopo le superiori. Le materie tecnologiche infatti, sempre più impiegate in ambiti chiave, come l’eco-sostenibilità e la sanità, contribuiranno al miglioramento della qualità di vita delle nostre città; temi su cui i nostri studenti stanno già puntando: molti di loro stanno infatti lavorando alla progettazione di una start up dedicata ad incentivare la raccolta differenziata, grazie all’impiego di soluzioni tecnologiche”.
Anche Cristiano Martella, studente diciottenne dello stesso Istituto pugliese, ha chiosato l’incontro con soddisfazione: “E’ stato davvero interessante potersi confrontare con studenti, provenienti da altre città italiane, scambiando con loro idee e progetti, durante un collegamento virtuale, che ha dato vita ad un dibattito sostenuto dal know how di professori esperti in materie tecnologiche ed economico-giuridiche. Con loro ci siamo confrontati sui nostri progetti di studio e di lavoro. Molti i temi sul tappeto, tra cui l’ecosostenibilità ambientale e il miglioramento della qualità della vita in diversi ambiti nodali della vita quotidiana, per immaginare il mondo del lavoro del domani, con uno sguardo attento ai temi caldi e alle professioni in ascesa.”
L’iniziativa di volontariato - messa a segno grazie alla collaborazione nata tra Fondazione EY Italia e JA - ha raccolto dunque feedback entusiastici in termini di utilità dell’iniziativa, sia da parte dei colleghi coinvolti, che degli studenti. Un progetto con cui Fondazione EY Italia ha voluto contribuire alla crescita formativa delle nuove generazioni, volgendo in termini positivi anche l’esperienza sperimentata a livello globale, di un ricorso al digitale a fronte del lock down delle attività lavorative.
Orientamento alle professioni del futuro e sensibilizzazione ai temi di sostenibilita’
Quali sono gli obiettivi raggiunti dalle giornate di studio e di confronto tra i ragazzi delle scuole superiori e i professionisti di EY? A spiegarlo sono questi ultimi, volontari del workshop nel ruolo di facilitatori.
Laura Beneduce – People Advisory Services Consultant EY – introduce gli obiettivi in Agenda ONU 2030 in tema di sostenibilità ambientale e sociale. Obiettivi che, lungi dall’essere pura utopia, se declinati da ogni Paese nell’ambito del proprio programma normativo, possono raggiungere risultati tangibili: “I temi caldi che tutti gli Stati del mondo, compresi quelli in via di sviluppo, sono chiamati a integrare nella loro attività di governo nazionale – spiega Laura – sono enunciati nell’elenco stilato dall’ONU: sconfiggere la povertà, abbattere la fame a livello globale, curare l’istruzione, assicurare la parità di genere e la salute e il benessere delle persone. Per un ambiente sostenibile, si deve puntare a ridurre l’inquinamento delle risorse naturali, lottare contro il cambiamento climatico, migliorare la qualità di vita sott’acqua e sulla terra. Alla vita più sostenibile sono dedicati altri obiettivi specifici: un lavoro dignitoso, la crescita infrastrutturale, la riduzione delle disuguaglianze, il consumo e la produzione di beni e servizi responsabile. Infine, pace e giustizia, al cui raggiungimento servono Istituzioni solide e partnership tra Stati”.
Flaminia Mariani – People Advisory Services staff di EY – che gestisce insieme alle colleghe le aule virtuali del workshop, è stupita dell’interesse e il coinvolgimento delle nuove generazioni sui temi ambientali: “Ho presentato ai ragazzi il modulo sulla sostenibilità ambientale, lavorando con piccoli gruppi e spiegando i 17 obiettivi inseriti nel programma ONU 2030. E ho constatato come gli studenti di oggi siano molto attenti e proattivi su questi temi rispetto a quanto lo eravamo noi. Molti di loro hanno già adottato comportamenti virtuosi, consapevoli di quanto le piccole attenzioni quotidiane – come contrastare lo spreco delle risorse idriche, occuparsi della raccolta differenziata ed evitare di inquinare l’ambiente– possano impattare in maniera significativa sulla qualità di vita e rendere migliore l’ambiente di domani. Va detto che gli obiettivi elencati nell’agenda 2030 dell’ONU sono sembrati ai più utopie difficilmente raggiungibili con la programmazione di azioni concrete. Ecco perché è stato utile un confronto per comprendere meglio come tutti gli Stati siano oggi chiamati all’adozione di misure ispirate alla sostenibilità ambientale, all’inclusione e al miglioramento della qualità di vita, attraverso iniziative governative premianti per le realtà impegnate nella CSR”.
Nella strategia del business del futuro saranno dunque presenti queste tematiche legate alla sostenibilità che porteranno al settore pubblico e privato un indotto virtuoso in termini di crescita reputazionale e facilities dedicate alla green economy, all’inclusione e al miglioramento della qualità di vita, attraverso norme incentivanti adottate da tutti i Paesi del mondo.
Al centro del workshop, la preoccupazione dei ragazzi per la difficile prova in arrivo: la ricerca del lavoro. Alessandra De Gaetano – Senior Consultant Government and Public Sector Advisory EY – tra le moderatrici degli incontri virtuali, con un approccio inspirational, capovolge l’approccio metodologico dell’orientamento, spronandoli ad adottare un “pensiero verticale” al momento del loro ingresso nella professione: “La formazione – spiega – serve a fornire gli strumenti necessari per scegliere la vostra strada, rispettando le passioni e le inclinazioni di ciascuno, uscendo dai margini dei ruoli più scontati”, dando un taglio costruttivo e proattivo nell’orientamento degli studenti. Un’altra indicazione importante è conoscere le professioni emergenti su cui puntare, quelle più legate allo sviluppo della digitalizzazione che stravolge sempre più i vecchi ruoli. “Fare musica ad esempio oggi è diverso dal passato – prosegue Alessandra –. Conoscere tecnologie e mondo social consente la conquista della visibilità a livello globale. Grazie a software sofisticati, si può produrre già oggi con estrema facilità, abbattendo i costi e offrendo delle soluzioni innovative. E’ così che traguardi fino a ieri impensabili diventano strade aperte al talento e alla creatività”.
Anche Sara Zerella – People Advisory Services Consultant EY – punta sulle nuove professioni in arrivo, per penetrare le barriere all’ingresso del mondo del lavoro, e introduce ai ragazzi i nuovi profili (come il digital manager, il programmatore o l’esperto di ICT). “Fare business sostenibile attraverso l’impiego dell’ICT, con l’attenzione focalizzata sempre più sull’impatto sulla collettività e sull’ambiente – spiega Sara – sarà la scelta vincente. I trend emergenti consentono di fare del risparmio delle risorse idriche e energetiche il business del futuro: si pensi alla domotica, che ci permette di spegnere la luce o attivare il condizionatore d’aria, il riscaldamento, o controllare il consumo dell’acqua da remoto, con un evidente vantaggio in termini di risorse e riduzione delle immissioni di inquinanti nell’aria. La tecnologia, applicata all’obiettivo del miglioramento della qualità di vita, ha già prodotto risultati importanti nel campo delle nanotecnologie, oggi diffusamente usate in medicina. Settore in cui hanno permesso la cura e il miglioramento della qualità di vita dei pazienti”.
Ecco dunque l’obiettivo del workshop: dare risposte concrete alle perplessità dei ragazzi, orientandoli sul futuro in termini di sostenibilità ambientale e sociale e sugli strumenti utili nella scelta lavorativa del domani, fornendo loro consapevolezza dei trend del mondo lavorativo delle generazioni future.