In un contesto complesso e in rapido cambiamento come quello attuale, è fondamentale anticipare il futuro per contribuire alla trasformazione del Paese, delle aziende e delle persone. È con questa convinzione che abbiamo varato un piano triennale 2021-2023 che ha come obiettivo una crescita cumulata del 30%, attraverso investimenti in persone, tecnologia e sistemi di gestione della qualità. I primi risultati concreti sono già stati raggiunti nel corso dell'ultimo anno fiscale, terminato a giugno 2021, nel corso del quale - nonostante le difficoltà legate all'emergenza sanitaria - EY in Italia ha segnato una crescita del fatturato dell'8%. Un risultato conseguito mettendo i nostri 6.500 professionisti e professioniste al centro, creando una EY sempre più aperta, inclusiva e sostenibile.
Non solo a parole, ma anche nei fatti. Siamo una delle prime organizzazioni di servizi professionali ad essere diventata carbon negative, ovvero a ridurre e compensare le proprie emissioni e a rimuove dall’atmosfera più carbonio di quello che emette a livello globale. Un passo importante verso l’ambizione di essere net zero entro il 2025. Un altro atto tangibile è la messa a punto del primo Piano Strategico di Sostenibilità per l'Italia, fondato su tre pilastri con obiettivi completamente misurabili per favorire la crescita profittabile e di lungo termine della firm. Il primo pilastro si chiama il Paese del Futuro ed è incentrato sul sostegno a ricerca e sviluppo, fattori centrali nella realizzazione di un mondo del lavoro migliore. Prevede l'impegno in studi e ricerche sulla sostenibilità, rendendo disponibili le competenze delle nostre persone e contribuendo allo sviluppo dei territori e delle comunità dove le nostre persone vivono e lavorano. Il secondo caposaldo, l'Azienda del Futuro, punta a promuovere un modello di lavoro flessibile di qualità con la creazione di valore per il cliente, la società e il proprio team, in un'ottica di miglioramento del benessere personale. Il terzo pilastro, le Persone del Futuro, è focalizzato sulle opportunità di crescita in base al merito ed è incentrato sul qualificare le persone attraverso la formazione specifica su temi come tecnologia, innovazione e sostenibilità.
Sostenibilità ambientale, ma anche sociale, con un ambizioso traguardo globale: avere un impatto positivo su una popolazione di un miliardo di persone entro il 2030. E per raggiungere questa meta abbiamo messo in campo un impegno a 360 gradi, attraverso il coinvolgimento diretto di dipendenti e collaboratori, che si sono prestati, ciascuno con le proprie competenze, per dare vita a una serie di attività pro bono con lo scopo di contribuire a costruire un mondo migliore. In concreto il programma, che si chiama EY Ripples, permette alle persone di EY di donare la propria esperienza e il proprio talento per far fronte alle sfide ambientali e sociali più impegnative del decennio appena iniziato. Il concetto di fondo è che ciascuno di noi può fare la sua parte: nell'ultimo anno oltre 1.200 delle nostre persone hanno contribuito come volontari a 38 diverse iniziative, creando un impatto positivo sulla vita di 550 mila persone solo in Italia.
Da sempre crediamo nel potenziale umano e investiamo sul talento, mettendo al centro le nostre persone. Nell'ultimo anno abbiamo inserito nel nostro organico oltre 1.800 persone, il 30% in più rispetto al 2020, e prevediamo entro giugno 2022 altre 2.000 assunzioni sul territorio nazionale, di profili sia junior sia senior. Abbiamo investito nell’ascolto e in strumenti per co-creare assieme alle persone di EY il lavoro del futuro, attraverso un apposito portale e ai diversi programmi e convenzioni pensati per migliorare il loro benessere fisico e mentale. Non ultime ricorderei le politiche aziendali di diversità e inclusione su cui stiamo puntando molto e alle quali tengo particolarmente, a partire dalla parità di genere nelle assunzioni e nelle promozioni e dall'annullamento del gender pay gap. Ultimo, ma non meno importante, siamo una delle prime aziende in Italia ad aver adottato un approccio davvero flessibile al lavoro e ora abbracciamo il modello ibrido, incentrato su fiducia, autonomia e focalizzazione sui risultati, in un giusto equilibrio tra presenza fisica e virtuale. Soluzioni innovative a problemi concreti come quelle appena raccontate per contribuire alla trasformazione e risolvere le complesse sfide che ogni giorno ci troviamo ad affrontare, con l’obiettivo di creare valore di lungo termine.