Attraverso questo studio si è inteso analizzare le modalità con le quali l’occupazione cambierà, in uno scenario di medio-lungo periodo, in risposta al variare di alcuni macrotrend chiave quali: la sostenibilità ambientale, l’urbanizzazione, la crescente disuguaglianza sociale, l’incertezza politica, il cambiamento tecnologico, la globalizzazione, il cambiamento demografico e le emergenze sanitarie.
Prima della crisi, oltre il 25% delle figure professionali risultavano difficili da reperire da parte delle imprese italiane[1]. La ricerca internazionale di ManpowerGroup sul Talent Shortage ha messo in luce come la mancanza di talenti sia duplicata nel corso dell’ultimo decennio e che i datori di lavoro italiani non riescono a trovare lavoratori con le giuste competenze. In tale scenario, secondo le stime OCSE, la crisi Covid-19 potrebbe inoltre causare una perdita di posti di lavoro compresa tra 1 milione e 200 mila e 1 milione e 400 mila.
[1] Fonte: Excelsior
Da questo studio emerge in maniera chiara come la crisi Covid avrà un ruolo chiave nel definire il futuro del lavoro e delle competenze. In questi mesi abbiamo assistito ad un grande fenomeno sociale di sopravvivenza e adattamento che genererà sul mercato del lavoro modifiche permanenti: avremo profili più ibridi, con competenze tecniche (57% delle professioni in crescita sono legate alla tecnologia) e con una crescita di competenze sociali e relazioni, di ascolto, di comprensione; avremo soprattutto più del 50% di nuove professioni che nasceranno con set di competenze che seguiranno dinamiche che si possono anticipare per arrivare preparati. Abbiamo quindi più chiare quali sono le competenze fondamentali e quale sarà la domanda e l’offerta di professioni per settori e per territori. L’Osservatorio permanente istituito insieme a Manpower e Pearson ci permetterà soprattutto di continuare a leggere queste domande nei prossimi anni. Il grande valore di questa ricerca, infatti, sta proprio nell’integrare saperi e dati diversi e nell’utilizzare l’intelligenza artificiale per governare una complessità crescente su cui le aziende e gli attori dell’educazione e della formazione dovranno basare i propri scenari decisionali per il futuro
Donato Ferri
EMEIA EY Consulting Leader e Europe West Consulting Leader