25 gen 2022

EY Proud

Da EY Italy

Multidisciplinary professional services organization

25 gen 2022

Andare oltre, ma oltre dove? Al di là di un’idea, al di là di un ostacolo, oltre il futuro che ci aspetta. Siamo sempre al fianco delle aziende italiane, come in una cabina di regia per lavorare a progetti in continua evoluzione. A volte invisibili, ma sempre presenti dove c’è trasformazione e voglia di reinventare il futuro. 

Di seguito raccontiamo alcune delle tante storie di successo a cui abbiamo contribuito in modo decisivo: il lavoro di squadra è il fil rouge che lega tutti questi progetti. La capacità di EY di interpretare i bisogni dei clienti ci permette di costruire il futuro ogni giorno, andando oltre l’idea di trasformazione fino a realizzarla. È questo che ci rende EY Proud.

Queste storie sono un estratto del progetto editoriale "Beyond" dedicato alle nostre 6.500 persone.

Imprenditorialità

Premiando ogni anno le eccellenze nel mondo dell’imprenditoria italiana EY sceglie consapevolmente di  sostenere e celebrare coloro che tengono unita la nostra economia. Lo fa ogni anno e continuerà a farlo. 
Era il 1928 quando Narciso Delladio costruiva artigianalmente zoccoli in legno e pelle per i boscaioli delle valli di Fiemme e Fassa. Un piccolo calzolaio che negli anni del dopo guerra diventa un punto di riferimento per gli abitanti e i frequentatori della zona. Poi ecco gli anni ’50 e l’arrivo di suo figlio Francesco, che di lì a poco presenta sul mercato europeo il lavoro del padre con il marchio “La Sportiva”, per la progettazione e la produzione di scarponi da sci. 
Oggi, dopo tante difficoltà e altrettanti successi, l’azienda nata in un piccolo paese ai piedi delle Dolomiti, è un player globale presente in oltre 75 mercati al mondo, mantenendo sempre e comunque le proprie radici ben salde tra le montagne del Trentino, grazie all’operosità e all’ingegno della terza generazione della famiglia Delladio. 

Oggi è Lorenzo a mandare avanti la tradizione del nonno e del papà. È colui che ha garantito una crescita a doppia cifra anche durante la pandemia, anticipando la chiusura in lockdown e convertendo la produzione in mascherine sanitarie per la Protezione Civile e per gli ospedali trentini. Forse per questo e per la sua storia familiare, che EY gli ha assegnato il premio di Imprenditore dell’anno 2021, categoria Consumer&Retail. Un premio ormai punto fermo per EY, che sceglie consapevolmente di porsi al fianco e di sostenere il settore produttivo italiano di successo. La creatività, la resilienza e l’impegno di aziende che oggi più che mai hanno guardato oltre la crisi sostenendo la rinascita del Paese, non possono e non devono passare inosservate. E così EY le cerca, le intercetta, le conosce, le valorizza e le festeggia con un evento e un premio che le celebra a livello globale.

Siamo alla 24° edizione di un evento diventato sempre più importante. L’obiettivo di EY è dare visibilità all’eccellenza delle nostre imprenditrici e imprenditori. In ventiquattro anni lo abbiamo fatto con oltre 150 di loro e continueremo con questa tradizione ormai consolidata. Conoscere e ascoltare le storie imprenditoriali è davvero emozionate e anche l’evento in sé assume un’anima speciale perché va al di là del premio stesso
Massimiliano Vercellotti
EY Italy Assurance Leader

Premio EY L'Imprenditore dell'Anno

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Inclusività

Tre borse di studio per tre giovani ragazze afghane rifugiate in Italia. EY in questo modo cerca di ridare loro quel futuro rubato con il ritorno dei talebani. Andare all’università, inseguire i propri sogni, costruirsi una vita e diventare le leader del futuro.

Niente scuola e niente lavoro. La vita e il futuro per le ragazze afghane è sempre più difficile nel loro Paese. Le libertà conquistate con tante battaglie, come quella di studiare, di andare all’università o di lavorare anche senza indossare il velo, sono andate perdute con il ritorno dei talebani. Quel futuro che poteva dare loro la possibilità di diventare scienziate, medici, avvocate, leader o quantomeno la possibilità fondamentale di scegliere cosa fare della propria vita, è stato spazzato via in un colpo solo. EY vuole ridare loro quel futuro rubato. Tre borse di studio per tre giovani ragazze afghane rifugiate in Italia per studiare all’università e inseguire i propri sogni.
Tutto questo rispettando le proprie tradizioni e la propria identità.

EY le aiuterà a studiare, a trovare un posto dove stare, a farsi dei nuovi amici. Darà a queste tre ragazze gli strumenti per farcela con le proprie gambe. Con l’aiuto di EY potranno realizzare il loro sogno di continuare a studiare.

La EY Foundation e tutto il network EY hanno aderito immediatamente a questo progetto che risponde concretamente all’emergenza in Afghanistan e che tocca tematiche come la formazione dei giovani, l’empowerment femminile e l’inclusione. Tutti temi centrali per EY che ha come obiettivo quello di costruire un mondo del lavoro migliore. Con questo progetto garantiremo la possibilità di vivere dignitosamente, studiare e integrarsi a tre giovani donne, per i prossimi tre anni grazie alla collaborazione con partner di altissimo profilo
Tiziana dell'Orto
Segretario Generale EY Foundation Ente Filantropico T.S. e Director EY Corporate Responsibility & Sustainability

Corporate Responsibility in EY

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Sostenibilità

EY lotta per l’ambiente insieme alla generazione Z e lo fa anche attraverso gli EY Ripples: con le Climate Ideation Clinics fornisce ai leader del futuro gli strumenti necessari per essere parte attiva nelle soluzioni al cambiamento climatico. Era l’estate 2018 quando una ragazza adolescente di nome Greta diede inizio ai suoi scioperi scolastici per richiamare l’attenzione dei potenti nei riguardi di un tema troppo spesso messo da parte: la necessità di dare un’accelerazione alla riduzione delle emissioni di anidride carbonica. 

Da lì in poi il movimento di Fridays for Future è riuscito a unire milioni di giovani da ogni angolo del mondo pronti a combattere insieme una lotta a favore dell’ambiente. «How dare you» aveva gridato Greta al tavolo delle Nazioni Unite due anni dopo. 

«Come osate. Lo sguardo delle future generazioni è sopra di voi. Se scegliete di deluderci, allora non vi perdoneremo mai. Qui e in questo momento è dove noi segniamo la linea: il mondo si sta svegliando e, vi piaccia o no, il cambiamento sta arrivando». Ed è proprio di questo cambiamento che si sta facendo promotore EY quando ha deciso di scendere in campo e dare una mano ai giovanissimi con gli EY Ripples, tra cui le Climate Ideation Clinics. Per il secondo anno consecutivo, il team di volontari EY ha affiancato un gruppo di studenti dell’Università Bocconi di Milano, guidandoli verso l’uso di un pensiero critico, creativo e progettuale per affrontare la crisi climatica con workshop incentrati sull’argomento. EY mette i propri strumenti a disposizione dei giovani e dell’ambiente affinché la protesta si trasformi in proposta.

Climate Ideation Clinics ha coinvolto un gruppo di studenti della Bocconi insieme ai nostri esperti in materia di sostenibilità, ossia Climate Change and Sustainability Services. Grazie ai nostri workshop i giovani sono stati guidati a trovare soluzioni innovative per risolvere il problema dell’aumento delle temperature. Tutto ciò è partito anche da una Survey globale di EY su che cosa pensa la generazione Z del cambiamento climatico. Il progetto delle Climate Ideation Clinics continua ormai da due anni
Federico Guerreri
EY Global Financial Services Risk Leader

Sport

Quando in gioco c’è la partita del futuro, bisogna scendere in campo non come semplici spettatori, ma cercando di offrire la migliore delle prestazioni. È con questo spirito che EY ha indossato la maglia azzurra della Nazionale Italiana dopo la chiamata della FIGC per guidare la trasformazione digitale della Federazione.

Quest’estate l’atmosfera delle elettrizzanti Notti Magiche ci ha avvolto tutti. Una vittoria non scontata che ha restituito un senso di gioco di squadra, con una formazione 4-3-3 che ha coinvolto molti più giocatori di quelli presenti in campo. Insieme a Donnarumma, Barella o Chiesa, c’era tutta l’Italia e con loro anche EY, player invisibile di una partita ancora più importante, nel primo, secondo e terzo tempo. È da gennaio 2020 infatti che FIGC ha voluto EY nella squadra azzurra per supportare la Federazione nella trasformazione digitale e non solo. L’obiettivo finale è infatti la valorizzazione della fan base delle Nazionali Italiane, maschile quanto femminile.

EY ha così deciso di mettere a servizio della squadra le sue competenze per importanti iniziative. Dal programma di fidelizzazione del calcio italiano Vivo Azzurro, allo storytelling digitale del Museo di Calcio di Coverciano, la struttura Casa Azzurri, e un progetto di masterclass in cui ci si è aperti a un ambito neuroscientifico, con test emozionali rispetto al posizionamento dei brand sui led a bordo campo. Questi e tanti altri sono stati i passaggi di palla di EY alla nostra Nazionale, riuscendo a diffondere in ogni sua mossa quello spirito sportivo che unisce tutti al grido di Forza Azzurri!

EY è diventato partner strategico delle Nazionali Italiane, lavorando sulla valorizzazione di tutti gli asset digitali della Federazione Giuoco Calcio e strutturando iniziative che riguardano tanto la parte marketing, quanto quella della comunicazione. Ha costruito inizialmente una Customer Relationship Management, per poi definire meglio la strategia di FIGC nell’ottica di una comunicazione omnichannel anche sui social network. EY si è trovata a fare parte della squadra condividendo molti dei valori della Nazionale: lo spirito sportivo tanto quanto la valorizzazione dei giovani talenti
Giuseppe Perrone
EY EMEIA Blockchain Leader; EY Italy Innovation Consulting Leader

A proposito di questo articolo

Da EY Italy

Multidisciplinary professional services organization

Summary

Una raccolta di tante storie di successo a cui EY ha contribuito.