2 Tempo di lettura 2 nov 2022
EY Building  2021

EY in Italia, crescita record e trasformazione accelerata con le persone al centro

Da Massimo Antonelli

Former CEO EY Italy e Former Chief Operating Officer EY Europe West

Massimo è stato CEO EY in Italia dal 1° aprile 2020 al 30 giugno 2024. Dal 1° Luglio 2021 è stato anche Chief Operating Officer per la regione EY Europe West.

2 Tempo di lettura 2 nov 2022

L'estrema complessità del contesto, caratterizzato dalla discontinuità e influenzato da una serie di variabili negative, quali la pandemia e il conflitto in Ucraina, sta rallentando la crescita economica. A tale proposito, EY prevede che l'Italia chiuda il 2022 con una crescita reale del 3,2% rispetto all'anno precedente, ma che il PIL nel 2023 dovrebbe aumentare solo dello 0,2% a causa dell'incremento dei prezzi, dei tassi di interesse più elevati e del clima di diffusa incertezza. Nonostante le difficoltà dello scenario attuale, EY Italia avanza con decisione nel suo percorso virtuoso di crescita sostenibile a livello sociale e ambientale. Nel corso dell'anno fiscale 2022 EY in Italia ha raggiunto una crescita del fatturato netto di oltre il 21%. Un dato che la dice lunga sulla capacità di resilienza della nostra organizzazione che conferma un trend di crescita accelerata. Una crescita finanziaria sempre accompagnata dalla creazione di valore per le persone, i clienti e la società, secondo la nostra filosofia ispirata al concetto “building a better working world”.

Una delle chiavi per la crescita è la costante spinta verso la trasformazione, che oggi, sia a livello nazionale che globale, risulta ancora più urgente, complessa e comprende diversi attori – istituzioni, aziende, persone - ciascuno con le proprie necessità. Cercare di costruire ecosistemi e alleanze strategiche tra i diversi attori del contesto può quindi risultare fondamentale per la crescita economica e la creazione di valore a lungo termine. Una strategia che va vista anche in ottica di rapporto con il territorio, come àmbito ove scoprire e valorizzare nuovi talenti professionali, costruire piattaforme aziendali e, in definitiva, creare possibilità di sviluppo. In questa direzione va vista la realizzazione dell'hub tecnologico di Bari, che comprende già circa 600 professionisti, ma il progetto è di arrivare a 1.500: un ecosistema realizzato grazie alla collaborazione con istituzioni e università che parte dal forte radicamento territoriale, ma ha anche una decisa proiezione internazionale. D'altronde, investire sul talento e sul potenziale umano da sempre fa parte del nostro dna.

Non per nulla nell'ultimo anno abbiamo inserito nel nostro organico 3.000 persone, il 66% in più rispetto al 2021, e prevediamo entro giugno 2023 ulteriori 3.000 assunzioni su tutto il territorio nazionale, con particolare attenzione ai neolaureati provenienti da tutti gli atenei d’Italia. Ma al di là dei numeri, un altro snodo fondamentale nel percorso di trasformazione è mettere sempre le nostre persone al centro. Un concetto che si traduce nel concretizzare modalità di lavoro innovative e a misura di persona, ispirate alle New Ways of Working, dove la crescita e il riconoscimento in base al merito siano giustamente riconosciuti e applicati. Senza dimenticare un approccio sempre più evoluto ai temi della diversità, equità e inclusività, che punti dritto alla parità di genere nelle assunzioni e all'annullamento del gender pay gap, questioni che non possono più essere rimandate.

Il valore sociale di EY in Italia è quantificabile anche in termini di impatto positivo sulla vita delle persone. Ad esempio, con il programma EY Ripples, che permette alle nostre persone di donare la propria esperienza e il proprio talento per far fronte alle sfide ambientali e sociali più impegnative, nell'ultimo anno abbiamo creato un impatto positivo sulla vita di circa 500 mila persone solo in Italia, grazie al contributo volontario in diverse iniziative di oltre 1.200 tra i nostri dipendenti e collaboratori.

Creazione di valore sociale, dunque, ma anche sostenibilità ambientale. Siamo una delle prime organizzazioni di servizi professionali ad essere diventata carbon negative a livello globale, ovvero a ridurre e compensare le proprie emissioni e a rimuove dall’atmosfera più carbonio di quello che emette. Senza trascurare che nell'anno fiscale 2022 abbiamo ridotto di un ulteriore 56% le emissioni a livello globale. Un altro passo importante verso l’ambizione di essere net zero entro il 2025.

La crescita record che abbiamo registrato nell'ultimo anno in Italia ci fa pensare di essere pronti per rivoluzionare il mercato della revisione e della consulenza. Per questo stiamo affrontando una revisione strategica delle nostre attività con una possibile separazione in due distinte strutture organizzative che sarà sottoposta al voto dei partner. Questa ipotesi di split aziendale nasce dalla convinzione di poter essere ancora più protagonisti di uno scenario in evoluzione, dando vita a realtà in grado di ridefinire il futuro delle nostre professioni, creare nuove opportunità e originare un maggior valore di lungo termine per le nostre persone, i clienti e il Paese. 

A proposito di questo articolo

Da Massimo Antonelli

Former CEO EY Italy e Former Chief Operating Officer EY Europe West

Massimo è stato CEO EY in Italia dal 1° aprile 2020 al 30 giugno 2024. Dal 1° Luglio 2021 è stato anche Chief Operating Officer per la regione EY Europe West.

Summary

+21% di fatturato netto, 3.000 nuove assunzioni, un hub di innovazione creato a Bari in ecosistema con istituzioni e università, numerose iniziative di sostenibilità ambientale e sociale: i risultati del FY22 e le prospettive per il 2023 nell'analisi di Massimo Antonelli, CEO di EY Italia e COO EY Europe West.